FBI - Francesco Bertolazzi investigatore
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1 stagione1970Conclusa
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Crimine, Commedia, Mistero
Scalcinato detective privato che per pubblicizzarsi sfrutta con disarmante improntitudine l'assonanza fra le sue iniziali e l'acronimo della celebre agenzia investigativa federale americana. La soluzione di modesti casi gialli serve da pretesto a Tognazzi e agli sceneggiatori Age e Scarpelli per ritrarre con sapida ironia i molti vizi e le poche virtù della capitale: emerge infatti il ritratto caricaturale di un generone romano pieno di nostalgici del ventennio fascista (l'episodio "Sparita il giorno delle nozze"), di un manipolo di aristocratici decadenti ("Il ritorno di Ulisse"), di una pittoresca comunità di americani residenti a Roma ("La notte americana"), di un coacervo cafone di speculatori edilizi, tangentisti, lottizzatori e faccendieri assortiti ("Labbra serrate"), di un ambiente sportivo già allora corrotto dall'interferenza degli sponsor ("Getto della spugna"). Nell'episodio "Rapina a mano armata" ci si sposta invece in provincia per affrontare sorridendo un fenomeno drammatico, descritto così da uno degli stessi personaggi: «L'abbandono dei comuni agricoli, specie montani, e la corsa all'inurbamento del giovane che non può più vivere in queste località e sogna Roma, Milano, i denari facili e, preso dall'odio verso tutti, agisce compiendo fatti di cronaca». Insomma, un esempio pionieristico di serialità televisiva di buona fattura, dove il divertimento è sempre accompagnato dall'intento di inquadrare sullo sfondo un problema sociale o un fenomeno di costume.
Scalcinato detective privato che per pubblicizzarsi sfrutta con disarmante improntitudine l'assonanza fra le sue iniziali e l'acronimo della celebre agenzia investigativa federale americana. La soluzione di modesti casi gialli serve da pretesto a Tognazzi e agli sceneggiatori Age e Scarpelli per ritrarre con sapida ironia i molti vizi e le poche virtù della capitale: emerge infatti il ritratto caricaturale di un generone romano pieno di nostalgici del ventennio fascista (l'episodio "Sparita il giorno delle nozze"), di un manipolo di aristocratici decadenti ("Il ritorno di Ulisse"), di una pittoresca comunità di americani residenti a Roma ("La notte americana"), di un coacervo cafone di speculatori edilizi, tangentisti, lottizzatori e faccendieri assortiti ("Labbra serrate"), di un ambiente sportivo già allora corrotto dall'interferenza degli sponsor ("Getto della spugna"). Nell'episodio "Rapina a mano armata" ci si sposta invece in provincia per affrontare sorridendo un fenomeno drammatico, descritto così da uno degli stessi personaggi: «L'abbandono dei comuni agricoli, specie montani, e la corsa all'inurbamento del giovane che non può più vivere in queste località e sogna Roma, Milano, i denari facili e, preso dall'odio verso tutti, agisce compiendo fatti di cronaca». Insomma, un esempio pionieristico di serialità televisiva di buona fattura, dove il divertimento è sempre accompagnato dall'intento di inquadrare sullo sfondo un problema sociale o un fenomeno di costume.
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